News dal mondo della cucina

Disturbi alimentari, bulimia e anoressia: i risultati promettenti della realtà virtuale

Una nuova forma di comunicazione, capace di mediare tra il terapeuta e il mondo reale.
«Ormai avevo rinunciato a combattere, avevo rinunciato a sperare di poter guarire da queste mie paure. E oggi sono qui, dove non avrei mai creduto» – Questo il commento di molti pazienti curati nella Casa di Cura Villa Santa Chiara (Quinto di Valpantena – Verona), e il merito, in parte, è anche della Virtual Reality, una metodica avveniristica che, abbinata alla seduta psicoterapica, riesce a far ottenere risultati incoraggianti e in tempi più brevi, nella cura dei disturbi alimentari e dei disturbi ossessivo-compulsivi.

Mentre negli USA e in molti Paesi d’Europa la Realtà Virtuale è già, da una decina d’anni, uno strumento consolidato nella pratica clinica, in Italia ha tardato ad apparire. La Casa di Cura Villa Santa Chiara, centro d’eccellenza nella cura dei disturbi psichici e sempre aperta a tutte le innovazioni realmente efficaci, già alcuni anni fa, credette e investì in questa tecnica che, da ormai tre anni, fa parte di un protocollo consolidato di intervento.
«Anni fa, in visite di aggiornamento scientifico presso centri di eccellenza Nord-europei, ho potuto assistere alle prime sperimentazioni cliniche della Realtà Virtuale» – spiega il Dott. Mario Giacopuzzi, primario della Casa di Cura – «ne ho subito colto le potenzialità e la possibilità di integrazione con il nostro modello di cura centrato sul malato e non sulla malattia. Ho quindi avviato un progetto di sperimentazione, in collaborazione con ricercatori dell’Università Cattolica di Milano e, dopo un lungo e costoso percorso di prove e aggiustamenti vari, la Realtà Virtuale è diventata pratica consolidata».

Villa Santa Chiara è, infatti, la prima clinica in Italia a offrire, un protocollo terapeutico che si avvale della Realtà Virtuale con risultati molto incoraggianti nella cura di disturbi psichici di vario tipo. La clinica è accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, pertanto il trattamento è fruibile anche dietro presentazione d’impegnativa del medico curante.

Il mezzo è la Virtual Reality; l’obiettivo è valutare, in tempo reale, le sensazioni percepite e le azioni messe in atto dal paziente. Il terapeuta, seduto accanto, lo “accompagna” e ne valuta le emozioni, le scelte d’azione, le reazioni, le espressioni. Il paziente, indossato il caschetto, viene a contatto con una realtà virtuale che lo proietta in diversi contesti, all’interno dei quali deve interagire, confrontandosi con elementi che – nel vissuto reale – gli creano ansie e difficoltà che costituiscono, cioè, l’elemento critico del disturbo sofferto. Entrare in un ristorante, vedere gente che mangia, seduta ai tavoli: in che modo si muove il paziente in questo ambiente? Trovarsi in una cucina con il cibo che cuoce, quali sensazioni scatena e come le gestisce? Una gita al parco, con tanto di pic-nic: cosa c’è nel cestino e come si svolgerà l’esperienza di mangiare all’aperto? Entrare in un supermercato e scegliere i prodotti: quali sensazioni scatena la vista di un barattolo di cioccolata e quali cibi si mettono nel carrello? E ancora, cercare di far emergere la percezione di sé, quella più “fisica”, nella scena ambientata in spiaggia, o al bordo di una piscina, dove il paziente incontra virtualmente persone in costume: uomini e donne, magri e meno magri. Qual è l’elemento che genera ansia? Quali sensazioni scatena la vista di una ragazza in forma?

E’ questo il prezioso “materiale” che aiuta il terapeuta nella sfida quotidiana di trovare strumenti sempre più rapidi ed efficaci per il trattamento delle patologie psichiatriche, in questo caso legate ai disturbi dell’alimentazione. Metodo che permette di raggiungere risultati efficaci in tempi inferiori, rispetto ai protocolli classici, nella lotta contro anoressia nervosa e bulimia. Una speranza in più per migliaia di giovani e giovanissimi (in prevalenza femmine) che soffrono di questo grave disturbo psicologico.


Campi di applicazione
L’abbinamento della Realtà Virtuale ai classici protocolli di psicoterapia, sta dando ottimi risultati in diversi campi di applicazione, comprendendo tutte le forme di disturbi fobici (fobie specifiche o sociali), nel disturbo post traumatico da stress e nel disturbo ossessivo-compulsivo (comportamenti ripetitivi).
Ma sembra essere il disturbo alimentare, nelle sue diverse forme, il campo di applicazione di più stringente attualità. Definite disturbi dell’immagine corporea, Anoressia e Bulimia, sono in netto aumento in Italia, specialmente tra le adolescenti. Si stimano 6000 nuovi ammalati di anoressia nervosa (legata, cioè ad un vero e proprio disturbo psicologico) all’anno in Italia, prevalentemente donne (1 maschio su 10 malati), in maggioranza tra i 12 e i 25 anni. Per quanto riguarda la bulimia, nel nostro Paese oltre 10 mila persone si ammalano ogni anno, in prevalenza verso i 18-19 anni.
In totale, nel nostro Paese, queste gravi patologie psicologiche legate all’immagine corporea, si stima colpiscano circa 65000 persone, in prevalenza giovani e giovanissimi.

L’Anoressia Nervosa è, difatti, causata da un vero disturbo psicologico il cui esordio è prevalentemente in ragazzine tra i 14 e i 18 anni. Il paziente continua a vedersi in sovrappeso anche in presenza di un importante dimagrimento. Questo porta la persona a diminuire sempre di più il cibo ingerito (spesso rimesso) oltre che a smaltire il peso attraverso un’ossessiva routine fisica e con l’aiuto di diuretici e lassativi, con gravi conseguenze fisiche e psicologiche, che, nei casi più gravi e persistenti può condurre alla morte.
La Bulimia si manifesta, invece, con la sensazione di fame incontrollata e conduce a gravi forme di obesità. La Bulimia Nervosa ha una matrice ansiogena ed è contraddistinta da episodi di “Binge-eating”, ossia, abbuffate esagerate e incontrollate, seguite da meccanismi di compensazione (induzione del vomito, uso eccessivo di lassativi).
I quadri clinici delle diverse forme di Anoressia e Bulimia, comportano gravi conseguenze, sia sul piano psicologico, sia sul piano fisico.

L’obiettivo del terapeuta è aiutare il paziente a correggere la distorsione d’immagine che la persona ha di sé e di “disinnescare” le forme di ansia che accompagnano i disturbi del comportamento alimentare. E la Realtà Virtuale lo aiuta, non poco, in questo compito, grazie a sofisticati software che offrono molteplici situazioni modulabili a seconda delle caratteristiche e dei bisogni del malato.

COME FUNZIONA LA VIRTUAL REALITY




2011-06-24 12:00:17 - News

Fonte: Medicinaoltre.com, Salute e benessere - Guida pratica per la famiglia
Seguici su:seguici su facebookseguici su goole plusseguici su pinterest

TROVA LA RICETTA



Ultime ricette inserite Ultime ricette inserite


Gli Speciali ricette...



Fai conoscere le tue ricetteFAI CONOSCERE LE TUE RICETTE
Suggerisci una ricetta...



Italian recipes in english!